IL MENTAL TRAINING NELLO SPORT

L’insieme di strategie che aiutano atleti e sportivi ad acquisire e a mettere in pratica le abilità psico-fisiologiche utili al miglioramento delle prestazioni in allenamento e in gara è chiamato MENTAL TRAINING. Le abilità che il Mental Training allena sono:

  • la capacità di rilassamento
  • la capacità di stabilire delle mete precise e realistiche
  • la capacità di visualizzare il gesto sportivo e il risultato sperato
  • l’abilità di gestire l’energia e lo stress
  • la capacità di attenzione e concentrazione

IL RILASSAMENTO

Le tecniche di rilassamento sono utilizzate innanzitutto per acquisire consapevolezza della tensione muscolare a riposo e in attività e per avere quindi la possibilità di monitorare costantemente il nostro stato fisico durante l’allenamento e la gara. Inoltre ci permettono di gestire situazioni ansiogene o stressanti attraverso un programma che vede unite le abilità di rilassarsi e di visualizzare.

I benefici del rilassamento sono molteplici e duraturi: entrare in uno stato di rilassamento per pochi minuti ogni giorno porta serenità, vigore e ci ritroviamo con le forze mentali raddoppiate.

Il rilassamento ci aiuta ad eliminare parte delle tensioni accumulate e permette alla nostra mente di gestire meglio l’ansia.

Per usufruire di uno stato di rilassamento abbiamo bisogno di allenare questa nostra abilità, che già fa parte delle capacità di ognuno di noi, praticante attività sportiva e non.

Allenare il corpo e la mente a rilassarsi significa apprendere gradualmente una serie di passaggi che portano progressive spontanee modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell’attività cardiaca e polmonare, dell’equilibrio neuro-vegetativo e soprattutto dello stato di coscienza attraverso una diffusa sensazione di benessere e tranquillità; probabilmente si modifica anche l’attività del sistema endocrino e del sistema immunitario, ma tuttora non sussistono prove certe di tali cambiamenti.

L’allenamento quotidiano porta a modificazioni gradualmente sempre più consistenti ed in grado di incrementare lentamente la prestazione atletica.

Le rigidità presenti nella muscolatura scheletrica divengono evidenti ci si potrà lentamente rendere conto della presenza nel corpo di aree dove si tende a scaricare la tensione; successivamente si potrà lavorare attivamente, attraverso un rilassamento mirato proprio nei settori più carichi di tensione, e sciogliere questi irrigidimenti ottenendo grandi benefici.

Sono molteplici le tecniche di rilassamento esistenti, come il Training Autogeno di Schultz o il Rilassamento Progressivo di Jacobson o di Benson, la meditazione Yoga, esercizi di respirazione o tecniche di visualizzazione.

Una delle tecniche più adatte per la persona che generalmente non ha molto tempo a sua disposizione è il RILASSAMENTO DISTENSIVO PROGRESSIVO.  I distretti corporei che vengono presi in considerazione sono, nell’ordine: i piedi, i polpacci, le gambe, l’addome, le braccia, le mani, il collo e i muscoli del viso. Durante la pratica ci si sofferma mentalmente in una sorta di “Inventario Corporeo” e si passano in rassegna i vari distretti del corpo avvertendone la pesantezza, il calore, la rigidità. E’ utile sostare un momento di più sulle aree maggiormente cariche di tensione, attendendo che la sensazione di tensione diminuisca, poi si prosegue.

L’intera pratica dura dai 5 ai 10 minuti al giorno, ma è molto importante essere costanti nell’allenamento alla pratica almeno per alcune settimane per percepirne i risultati.

Allenare l’abilità al rilassamento non significa “non fare nulla e concedersi un momento di tranquillità”, ma significa “fare qualcosa”: significa riacquistare energia, prendere tempo per noi stessi e concederci una possibilità di gestire problemi di ansia, di concentrazione, di motivazione.